Egadi: dove abita Madre Natura
Siete in cerca di un paradiso naturalistico da vivere in tutte le stagioni? Le Egadi fanno per voi: Favignana, dalla forma allungata, e Marettimo, una montagna di calcare in mezzo al mare. E poi, ancora: la minuscola Formica, dove si può sbarcare solo dopo aver prenotato e, infine, Levanzo.
Qui, dove l’atmosfera è rarefatta anche in pieno agosto, il mare è talmente limpido e pulito che la foca monaca, dopo cinquant’ anni, è tornata a farsi vedere tra scogli e anfratti.
Per la gioia dei subacquei, che alle Egadi possono vivere anche l’emozione straordinaria di scendere al sito archeo-sub di Levanzo per vedere le anfore fenicie deposte sulla sabbia.
A Marettimo, invece, ci si immerge alla scoperta dei resti di cannoni medievali. Inoltre, tra le isole, fra i 30 e i 40 metri di profondità, si è conservata rigogliosa la prateria di posidonia oceanica, preziosissimo habitat per la riproduzione di moltissime specie ittiche, che tra Favignana e Levanzo forma una copertura continua e intatta di straordinario valore ecologico. Da marzo-aprile, poi, tutta la zona, battuta da forti venti, diventa il paradiso dei velisti, che si ritrovano nella più grande Favignana per l’inizio della stagione delle regate. Le rotte tra Levanzo e Marettimo, invece, assicurano il silenzio delle calette e il profumo del mare e dei piatti locali, come la zuppa di aragosta, ricetta abituale nelle case di Marettimo, riproposta insieme al cuscus di pesce, alle frascatole (cuscus con grani di semola più grossi) o alla matalotta (cioè pesce alla marinara). Di tutte le Egadi, Marettimo è la più lontana e isolata dell’arcipelago, vero santuario naturale, che racchiude centinaia di piante uniche al mondo, e in primavera funge da stazione di sosta per rari migratori. Terra già sacra presso i Greci, offre agli amanti del mare centinaia di grotte da visitare lungo la zona A di protezione (riserva integrale), e fondali di ineguagliabile bellezza, come quelli di Cala Bianca, protetti dall’Area Marina che ne regola la fruizione. A Marettimo si perde il senso dell’arcipelago e della terraferma, e ci si sente sovrastati dal mare, dal vento e dal Monte Falcone, che domina il paese, diviso in Scalo Vecchio e Scalo Nuovo, con in mezzo le piccole casette bianche, quasi tutte ben tenute, abbellite da gerani e piante di profumatissimo basilico. Una vacanza a Marettimo significa limitata mondanità, tolti i rituali aperitivi a fine giornata al Bar La Scaletta, sullo Scalo Nuovo, oppure al bar accanto alla Chiesa Madre o, terza chance, ammirando il castello dalla terrazza, al Bar Tramontana. D’obbligo è fare più volte il giro dell’isola in barca con le guide locali per visitare le grotte – la più imponente è quella del Cammello – e per fare il bagno in cale e spiaggette accessibili soltanto dal mare.
Articolo tratto da DOVE Corriere della Sera